Venerdì 27 maggio alle ore 17:30 l’ACSIT di Firenze propone, alla Biblitoeca delle Olbate (via dell’Oriuolo 24) la presentazione del libro “Gavino torna al mare” di Tore Frulio edito da Carlo Delfino. Introduce l’evento e dialoga con l’autore Angelino Mereu, presidente ACSIT. Elena Riccio curerà le letture di alcuni testi tratti dal libro.
IL LIBRO – “Il Mare e il suo straordinario ambiente sono essenziali per la nostra vita, come l’aria, come i boschi, l’acqua e il verde del Pianeta. Sino a poco tempo fa questo ci sembrava normale, persino quasi banale. “Gavino torna al mare” adesso riaffiora, dopo essere, chissà, finito nelle secche del tempo e del ricordo… dimenticato nei luoghi dell’interno! È di un grande eroe il suo nome: il primo martire turritano della Sardegna romana. Il nocchiere ci accompagna sicuro nelle rotte ventose di un “nuovo navigare”, salpando dalle coste dell’Isola, ancora circondata dal vuoto e dal silenzio millenario. Un racconto che, attraverso il vasto Mediterraneo, nella calma di lunghissime giornate di navigazione, ci fa ritrovare la dimensione intima dell’acqua, degli approdi, dello stesso Mare”.
L’AUTORE – Giuseppe Tore Frulio (1952) docente, architetto ed urbanista, è nato in Sardegna, ad Alghero ed ha studiato all’Università di Firenze. Ha insegnato a Bologna, Alghero, Sassari e Firenze. Sin dall’infanzia ha amato navigare. Nel 1988 fonda la “Caixa del Coral” (Associazione di Cultura del Mare) e partecipa, con un gozzo a vela latina, all’arrivo in Catalogna della Fiamma delle Olimpiadi di “Barcelona ’92”. Ha disegnato, studiato e raccontato soprattutto città, porti e territori costieri. Suo, con il team di J. Busquets, è il Progetto dei nuovi Affacci della città di Alghero sul Mare, oltre ad un Piano Strategico di Waterfront Territoriale per il nord-ovest della Sardegna. Più di recente il Mercato del Pesce e la conclusione del nuovo Lungomare della Città di lingua catalana d’Italia. Nonostante il suo rapporto ancestrale con il mare, da vent’anni ha trovato approdo alla confluenza del torrente Pesa con il fiume Arno, nelle colline del Chianti fiorentino.
Ingresso libero