Venerdì 4 luglio 2025 alle ore 21:00 l’ACSIT – Associazione culturale sardi in Toscana di Firenze propone, nella sede sociale in piazza Santa Croce 19, l’edizione 2025 della rassegna “Made in Sardegna: un’isola di film” e inserita nella rassegna “Sardegna oltre il mare 2025 – Quarta edizione” ideata dell’ACSIT per l’Estate Fiorentina 2025 del Comune di Firenze.
Due giorni di proiezioni che punta a presentare e far conoscere quanto di meglio la Sardegna produce in temi di film e di documentari. Negli ultimi anni la Sardegna è diventata un attivissimo laboratorio di ricerca e produzione audiovisiva permettendo a numerosi autori di emergere ed affermarsi anche a livello internazionale.
In questa prima serata sarà proiettato il cortometraggio “Frarìa”.
Angelo ha quindici anni e vive in un piccolo paese tra le montagne nel sud della Sardegna nel primo dopoguerra. È molto timido e viene preso in giro per l’invalidità del suo fratello maggiore, Agostino. Non riesce a difendersi, e vorrebbe mostrare più fiducia in sé stesso, come il suo migliore amico, il carismatico Bastiano. La vita scorre in un’apparente tranquillità campestre, ma la quiete del villaggio è messa in crisi dalla prepotenza delle Camicie nere. Mentre tutto il paese festeggia in piazza davanti ad un gran falò, Angelo non potrà più esitare e dovrà decidere da che parte stare.
«Frarìa è una storia di formazione in cui un adolescente si confronta con la propria identità di fronte alla comunità in cui vive: la Sardegna rurale, un luogo apparente immobile, in cui tuttavia si preannunciano i profondi cambiamenti sociali e politici che, nel primo dopoguerra, porteranno al fascismo. Angelo sente su di sé la pressione della violenza esercitata nei propri confronti da parte dei ragazzini del paese, ma riconosce anche le prepotenze subite dal fratello maggiore, Agostino, e dalla sua compagna Nina, vessati dalle camicie nere. […] Il film è liberamente ispirato ad alcuni racconti d’infanzia di mio nonno avvenuti negli anni ’20 del secolo scorso, ma è una narrazione universale: è la mia storia di ragazzo cresciuto nella provincia, ma anche quella di tutti coloro che, a prescindere dalla provenienza geografica e dall’età, almeno una volta si sono sentiti schiacciati nel proprio paese, nel proprio quartiere, e che, per crescere, hanno dovuto imparare a dire di no» racconta il regista Alberto Diana.
POSTI LIMITATI, quindi per partecipare in presenza è obbligatorio prenotare telefonando al numero 3715577793 o inviando una mail a prenotazioniacsit@gmail.com.
L’evento è realizzato con il patrocinio di Regione Autonoma della Sardegna e Federazione delle Associazioni Sarde in Italia.
Ingresso libero.