Giornata contro la violenza sulle donne: commedia "MARCELLA o dell'uccisione dell'anima"

Giornata contro la violenza sulle donne: commedia "MARCELLA o dell'uccisione dell'anima"
Novembre 26, 2013 Commenti disabilitati su Giornata contro la violenza sulle donne: commedia "MARCELLA o dell'uccisione dell'anima" Eventi wp_7992244
Marcella

L’Associazione Culturale dei Sardi in Toscana informa che venerdì 29 novembre alle ore 20:30 presso il Teatro 13 in Via Nicolodi 2 (Firenze), si terrà lo spettacolo a sostegno della lotta contro la violenza sulle donne.

La serata si aprirà con un breve concerto del gurppo Le Musiquorum, alle 21:20 si terrà lo spettacolo “Marcella o dell’uccisione dell’anima”, di Valentina Loche (interprete) e Tino Belloni (regista) e alle 22:30 si concluderà con il dibattito “La realtà oltre la finzione” sul tema del femminicidio.

Lo spettacolo, messo in scena dalla compagnia teatrale sarda “I Barbariciridicoli”, è un monologo di forte impatto emotivo che affronta il problema della violenza domestica sulle donne, raccontando il processo di maturazione e presa di coscienza di una donna vittima delle brutalità del marito con le relative difficoltà nell’intraprendere un percorso di emancipazione e di libertà.

Organizzato dal Coordinamento Donne A.C.S.I.T. col patrocinio dell’Assessorato all’Educazione e alle Pari Opportunità del Comune di Firenze, Regione Sardegna, F.A.S.I. associazione Le MusiQuorum e sponsorizzata da Radio Atividade Sardas e Banco di Sardegna, l’evento vuole mantenere viva l’attenzione sul grave problema del femminicidio e celebrare la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre. Di sotto il tralier dello spettacolo:

L’ingresso a teatro è gratuito ma nel corso dell’evento saranno accolti dei fondi da destinare alle popolazioni sarde colpite dall’alluvione.
Per maggiori informazioni sullo spettacolo clicca su LEGGI TUTTO.

SINOSSI DELLO SPETTACOLO:

Un viaggio in treno, una giovane signora trafelata che riversa su una silente sconosciuta un fiume colorato di parole, di dubbi e di pensieri che squarciano visibilmente, colpo su colpo, le mura dorate della prigione domestica in cui la protagonista ha trascorso vent’anni della sua esistenza ad abnegare se stessa.

In una sorta di seduta auto-psicoanalitica, tra reticenze, titubanze e pudori che disegnano umoristicamente un buffo personaggio che ha finalmente la necessità di raccontare e ridefinire la sua vita, si intravedono fin da subito i lampi, via via più torvi e brucianti, di un dramma che cresce e matura, fino ad esplodere in tutta la sua moderna tragicità, scandita dalla violenza, dalla coercizione e dal sopruso: nonostante le storiche conquiste civili e i numerosi progressi sociali, nonostante la grande affermazione delle rivendicazioni del movimento femminista, la violenza sulle donne, soprattutto in famiglia, continua ad essere una brutale realtà e una oltraggiosa conseguenza del ruolo subalterno e secondario che le donne continuano ad avere nella nostra società.

Marcella affronta il tema, calato nel panorama di una Sardegna contemporanea, della violenza domestica, raccontando il percorso di maturazione e presa di coscienza di una donna vittima della brutalità del marito e la propria estrema difficoltà a intraprendere un tragitto verso un futuro di emancipazione e di libertà.

Scritto dal regista Tino Belloni e dall’attrice Valentina Loche, il testo, inedito e originale, è un monologo di forte impatto emotivo, che rende minuziosamente le pieghe e le ondulazioni psicologiche  della protagonista attraverso un iperrealismo in cui la sequenza continua da primo piano cinematografico viene esaltata dalla totale astrazione scenografica che taglia qualsiasi orpello o supporto narrativo per affidare tutto all’espressione, alla vocalità e alla gestualità evocative della giovane interprete.

Finale shock in platea con l’abbattimento improvviso di una quarta parete fino a quel punto accuratamente strutturata, e Marcella che incede lentamente e progressivamente, trasferendo tutta la fragilità del suo essere, la palpitante verità del suo dramma e dei suoi angoscianti interrogativi direttamente sugli spettatori…

Una nuova puntata sul riso amaro, sulla scia del teatro comico-impegnato e di denuncia tracciata dagli ultimi spettacoli della Compagnia i Barbariciridicoli.

COSA FANNO I BARBARICIRIDICOLI:

Fondata nel 1993 e riconosciuta nel 2000 come Compagnia professionale dalla Regione sarda, la Compagnia I Barbariciridicoli, con sede a Ottana (NU), è una delle più importanti realtà teatrali della Sardegna e si contraddistingue per una produzione prevalentemente orientata sul teatro comico ma impegnato, legato soprattutto alla drammaturgia moderna (Fo-Rame, Wertmuller, Ionesco, Tofano, Rodari) e alla messinscena di testi originali della Compagnia, frutto della ricerca teatrale condotta attraverso il lavoro sull’improvvisazione applicata prevalentemente al teatro comico.

 Il teatro per I Barbariciridicoli è atto sociale, arte che ha senso solo in quanto fondata sulla comunicazione e in quanto contempla l’esistenza di un altro soggetto fondamentale dell’esperienza artistica e cioè lo spettatore, senza il quale appunto non si dà atto teatrale.

Per questo gli spettacoli della Compagnia si collocano in una prospettiva mirata, che intende da un lato estendere la fruizione della cultura teatrale a nuove e più ampie fasce di pubblico e, da un altro lato, approfondire il confronto con diversi stili, aspetti, linguaggi e tematiche della drammaturgia e della teatralità.

Le opere portate in scena rispecchiano pienamente questa linea ideologica e culturale e sono il risultato di una continua ricerca di forme teatrali nuove e popolari che mantengano intatto il rigore formale proprio dell’atto artistico. Tale ricerca ha portato anche alla elaborazione di alcune tecniche teatrali particolari e del tutto originali quali la Pantomima sonora e la Scena in Ostrogotzo.

Ogni anno I Barbariciridicoli presentano un articolato cartellone, che va dagli spettacoli di improvvisazione e animazione di strada alla commedia, dagli spettacoli per bambini a rappresentazioni in italiano o in sardo o in ostrogotzo. In 20 anni la Compagnia ha allestito  37 diverse produzioni e ha realizzato un totale di 900 rappresentazioni delle stesse, prevalentemente distribuite nel territorio della Sardegna, in particolare nell’area della Sardegna interna e centrale in cui la Compagnia è particolarmente radicata.

La Compagnia cura anche attività di direzione artistica con l’organizzazione di Festival e rassegne a carattere regionale, nazionale ed internazionale, nonché la formazione del pubblico e delle competenze artistiche attraverso la promozione di laboratori e seminari.

CHI SONO I BARBARICIRIDICOLI:

Fondata nel 1993, la Compagnia teatrale I Barbariciridicoli, è costituita da un gruppo interterritoriale di attori (prevalentemente giovani e Barbaricini), diretti dal regista Tino Belloni.

La Compagnia, riconosciuta dalla Regione Sardegna (che le attribuisce un contributo annuale) tra i gruppi di professionisti, promuove una cultura teatrale legata soprattutto alla drammaturgia moderna e contemporanea (Dario Fo e Franca Rame, Lina Wertmuller, Eugene Ionesco, Sergio Tofano, Gianni Rodari, Achille Campanile, testi originali della Compagnia o di autori contemporanei, spettacoli di improvvisazione e di animazione), con proposte innovative, attentissime al rapporto con il pubblico e sempre fondate sul teatro di genere comico.

Proporre spettacoli a carattere popolare, per I Barbariciridicoli,  non significa l’evasione dal rigore formale e dalla serietà intellettuale che è propria di qualsiasi atto artistico, ma certamente l’opportunità di tener conto della necessità del teatro come atto sociale, come arte che ha senso solo in quanto fondata sulla comunicazione e in quanto contempla fin dalla sua concezione l’esistenza (e perciò la considerazione, a tutti i livelli) di un altro soggetto fondamentale (oltre la Compagnia, il regista, l’attore) dell’esperienza artistica e cioè il pubblico, lo spettatore, senza il quale non si dà atto teatrale.

Tutti gli spettacoli de I Barbariciridicoli si collocano perciò in una prospettiva mirata,  che intende da un lato estendere la fruizione della cultura teatrale a più ampie e spesso trascurate fasce di pubblico e, da un altro lato, approfondire ed ampliare il confronto con diversi stili, aspetti, linguaggi e tematiche della drammaturgia e della teatralità contemporanee.

La politica culturale dettata da questi principi ha naturalmente dato i suoi frutti e la Compagnia, nata e cresciuta nei piccoli paesi della Barbagia, ha riscosso via via un sempre maggiore successo, radicandosi fortemente nel territorio e diventando una delle più importanti realtà teatrali della Sardegna.

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